“Non più soli”, pazienti in isolamento connessi con un tablet

“Non più soli”, pazienti in isolamento connessi con un tablet
Il tablet è stato acquistato grazie alle donazioni dei pazienti all'Unità operativa complessa di Ematologia. Dotato di uno schermo da 17 pollici, consente la navigazione sul web, l’utilizzo dei social media e di tutte le app per comunicare con i propri cari, oltre a riprodurre tutte le funzionalità dello smartphone del paziente

Un mediatable per migliorare la comunicazione personale dei pazienti. È iniziato “Non più soli”, un programma sperimentale per i pazienti costretti ad affrontare un periodo di isolamento nella camera sterile nell’Unità operativa complessa di Ematologia dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, diretta dal dottor Attilio Guarini.

Il tablet, acquistato grazie alle donazioni dei pazienti, è dotato di uno schermo da 17 pollici, consente la navigazione sul web, l’utilizzo dei social media e di tutte le app per comunicare con i propri cari, oltre a riprodurre tutte le funzionalità dello smartphone del paziente. Può essere utilizzato in modo flessibile e individuale dai pazienti, può fungere da porta vassoi di servizio e può essere usato come un normale tavolino.

“Con questo dispositivo – afferma il Direttore generale Alessandro Delle Donne – offriamo al paziente  una soluzione di comunicazione, proteggendo i dati personali e garantendo una igiene completa per la superficie antimicrobica. A volte l’isolamento genera nel paziente un senso di impotenza, frustrazione  e stress. Attraverso il mediatable, invece, il paziente si sente connesso, online, e può rimanere in contatto con i parenti, gli amici, gli interessi e non sentirsi escluso a causa della terapia. Al termine del periodo sperimentale, valuteremo se acquistare altri dispositivi che ci consentiranno di proseguire anche sul versante della umanizzazione delle cure in modalità digitale”.

Data di pubblicazione:

16/04/2024

Ultimo aggiornamento:

16/04/2024